Ci vuole di certo un occasione speciale per questo piatto…o forse no! Speciali sono quei giorni che possiamo trascorrere in serenità ed in compagnia di chi amiamo.
Questo in particolare l'ho preparato per festeggiare il nostro 17° anniversario di matrimonio, ho cercato per mari e per monti la pasta kataifi, la prima volta che ho assaggiato questo piatto è stato in uno dei ristoranti più belli e suggestivi di Palermo, un altro nostro anniversario….al primo boccone è stata una folgorazione…. avrei dovuto ripetere l'esperienza….
Ho avuto la possibilità di conoscere uno Chef importante…lo Chef Alioto di Palermo che mi ha dato la ricetta ed io l'ho realizzata ed ho il piacere di condividerla….
E' davvero molto facile, la difficoltà sta nel trovare la kataifi. Si trova nei supermercati ben forniti nel banco dei surgelati.
Si prepara una marinatura con olio evo, coriandolo, paprika, aglio e peperoncino e si fanno marinare i gamberoni almeno per un giorno. Si avvolgono quindi pazientemente nella pasta kataifi opportunamente fatta scongelare in frigo e dopo averli messi in una placca da forno oleata, si mettono a dorare in forno a 180°.
Ho preparato una salsa di accompagnamento con dello yogurt greco, maionese, un po' di senape ed erba cipollina fresca tagliata finemente.
Deliziose anche con le composte di carote e cardamomo e cipolle rosse di tropea, ma quello sarà un altro post…..
Arriva il tempo di fare delle scelte difficili ma importanti.
La vita di ognuno di noi inesorabilmente cambia, quando siamo fortunati la possiamo modificare a nostro piacimento…. è tempo di riflessioni…..
L'età mi induce a riflettere ed a considerare che nella vita…..non ci sono soltanto i doveri ma anche le "Passioni". Lasciarsi tutto indietro è sbagliato! Bisogna pensare un po' anche a se stessi, in fondo abbiamo la possibilità di vivere la nostra vita una ed Una sola Volta…
Ho deciso quindi che è giunto il tempo di essere Donna, di truccarmi le unghie, di rimettermi in sesto, di trovare il tempo di uscire e di trovare il tempo per il mio adorato Blog. Io sono Memmea, lo sono stata a tutte le ore e per tutti i giorni…. ma mi è mancato il tempo di ricordarmi quanto ero felice di "Esserlo".
Ed allora ricominciamo:
Buon Pomeriggio, sono Memmea, sono ritornata e spero di essere accolta da tutte quelle persone che seguivo ed a cui ero affezionata. Per farmi perdonare vi offro queste delicatissime Busiate.
Le Busiate per quelle pochissime persone che non lo sanno, sono un formato di pasta che artigianalmente si fa con "il buso" il ferro con cui si fanno le calze di lana. Sono tipiche nel Trapanese.
Mi piace sposare il pesce con i prodotti della terra….viene fuori l'essenza molto delicata del pesce che si unisce al sapore deciso dell'asparago selvatico tipicamente amarostico.
La ricetta è per 4/5 persone:
400 gr. di busiate
500 gr di asparagi selvatici
500 gr di filetti di ricciola
Aglio di Nubia 3 spicchi
olio extravergine di oliva
sale, cipollotto scalogno, peperoncino e prezzemolo tritato.
Tagliuzzare finemente lo scalogno e farlo appassire in padella con un filo d'olio e peperoncino.
Aggiungere gli asparagi e se fosse necessario anche un po' d'acqua, coprire cucinando a fuoco lento fino a cottura degli asparagi facendo attenzione a non farli disfare, salare e spegnere.
Pestare in un mortaio i 3 spicchi d'aglio con un cucchiaino di sale ed un po' di olio fino a farli diventare una cremina. Scaldare una padella dell'olio ed unire la cremina. Non appena imbiondisce leggermente aggiungere la ricciola sfumando con del vino bianco. Coprire, cucinare per 5 minuti e spegnere.
Calare le busiate ed appena saranno cotte al dente maneggiarle nella padella con gli asparagi aggiungendo i filetti di ricciola ed il prezzemolo tritato.
Comporre quindi il piatto.