domenica 29 gennaio 2012

Challah "Per non Dimenticare"


"Se questo è un uomo"
Voi che vivete sicuri 
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi

Non dimenticare è un dovere di civiltà, Non Dimenticare è Non Negare quello che è stato.
Chi mi conosce sa quanto io non ami le polemiche e le prese di posizioni, ma la Shoah è stata una tragedia troppo grande come troppo grandi sono le tante shoah che si consumano ogni giorno nel mondo: le persecuzioni ed i soprusi che i deboli ricevono dai più forti. Non voglio comunque generalizzare, sarebbe riduttivo......il giorno della memoria è dedicato agli ebrei perseguitati e rinchiusi nei campi di sterminio, vittime innocenti di menti diaboliche. Sono racconti troppo, troppo crudi anche per me che sono adulta.....non riesco ad ascoltare fino in fondo le storie dei sopravvissuti di Auschwitz....
Ricordare ogni giorno perchè tutto questo non accada più!

Ho voluto dedicare a questa ricorrenza un pane ebraico chiamato "Challah" un pane a forma di treccia che si mangia per lo Shabbat (Sabato)  il venerdì sera subito dopo il tramonto del sole, quando inizia appunto lo Shabbat. Era da tanto tempo che volevo prepararlo e sono veramente felice di avere scoperto che è  davvero buono.
 Ho preparato due challot (plurale di challah)  una dolce....diciamo un pò "eretica" ma comunque rispettosa dei dettami Kosher in base ai quali vanno consumati soltanto  dei cibi validi "è infatti proibito consumare nello stesso pasto cibi preparati mescolando assieme derivati del latte e carne"  e l'altra di sapore neutro, ma non per questo meno buona.
Le ricette le ho tratte da due fantastici blogs quello di Labna e quello di  Zia Elle.


Challah " dolce"
500 gr di farina 00
25 gr di lievito di birra fresco o 1 bustina di quello secco
50 gr di zucchero
1 uovo
acqua tiepida per impastare 150 gr o poco più
50 ml di olio di semi (io ho usato quello di riso)
un pizzico di sale,  un tuorlo per spennellare, una manciata di uva passa ed una di mandorle a lamelle,
zucchero per decorare.


In planetaria ho messo tutti gli ingredienti tranne l'uva passa e le mandorle ed ho impastato fino ad ottenere un impasto liscio, incordato e poco appiccicoso alle mani, l'ho messo in una ciotola a lievitare fino al raddoppio e poi l'ho rimpastata a mano per poter aggiungere l'uvetta e le mandorle. Ho formato quindi la treccia partendo da tre salsicciotti e l'ho fatta lievitare una seconda volta. Prima di metterla in forno l'ho spennellata con il tuorlo e ricoperta di zucchero. L'ho fatta cuocere a 180° per circa 25 minuti  facendola dorare con il grill.   


Challah tradizionale

500 gr di farina 00
25 gr di lievito di birra fresco o 1 bustina di quello secco
un cucchiaio di zucchero ed un pizzico di sale
50 ml di olio evo
200 ml circa di acqua tiepida
olio evo per spennellare e semi di sesamo tostati per decorare

In planetaria ho messo tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio, incordato e poco appiccicoso alle mani, l'ho messo in una ciotola a lievitare fino al raddoppio e quindi ho formato la treccia. L'ho fatta lievitare per 20 minuti e dopo averla spennellata con olio evo e cosparsa di sesamo l'ho fatta cuocere a 180° per 35 minuti facendola dorare con il grill 



challah dolce








challah tradizionale

venerdì 6 gennaio 2012

Carbone Dolce


E' uno dei ricordi più cari della mia infanzia. Quando ero piccola aspettavo con ansia questo fatidico giorno, per le caramelle, per i regalini ma soprattutto per il "carbone dolce" della Befana. 
E allora tutta contenta e di buzzo buono mi sono cimentata nell'impresa e Giacomo quando lo ha visto.......tutto contento? Nooooo!!!!!!!......."non lo voglio mamma, non mi piace" ed io......"assaggialo almeno!!!!"....... "no... bleee.....fa puzza", "ma non è vero, non fa puzza"...."ma io dico di si e c'è il pepe!" Pazienza........rispetto il suo volere....sigh....sigh......
La verità è che a lui, la Befana non piace proprio e ad ogni riferimento si indispone e non poco....grr...grr...... Befana? Argomento chiuso! 

Le dosi ed il procedimento sono presi dal blog della dolcissima Araba, ma se ne volete farne una dose maggiore....e se a voi il "carbone" piace.......vi do le dosi che ho preso dal mensile Alice, ricetta di Valentina Gigli. 

Queste sono le dosi di Stefania
250g di zucchero semolato
50 g di acqua
50g di zucchero a velo
2 cucchiai di albume
coloranti per alimenti



Queste quelle di Valentina Gigli
750g di zucchero semolato
150 g di acqua
100g di zucchero a velo
1/2  albume
colorante alimentare nero


Rivestite una pentola con della carta alluminio e preparate una glassa reale con l'albume e lo zucchero a velo aggiungendo il colorante nero

 
Nel frattempo preparate uno sciroppo ponendo sul fuoco, in un pentolino,  lo zucchero semolato e l'acqua. Cuocete fino a far raggiungere allo sciroppo la temperatura di 130° ed aggiungete, ancora sul fuoco un pò di colorante e fuori dal fuoco un cucchiaio della glassa nera preparata prima.

.....Come per Magia il composto comincera' a gonfiare


Versatelo nella ciotola preparata, fatelo raffreddare bene, tagliatelo a pezzi e conservatelo in una scatola di latta ben chiusa perchè teme l'umidità.